Questo bellissimo esemplare di Triplice Cinta è posto in verticale e si mostra ben proporzionato e squadrato; fa parte di un’architrave datato 1334 che si trova all’ingresso dell’Oratorio di Sant’Andrea a Pratale, Lizzano (PT). il manufatto proviene dal vecchio oratorio diruto; oggi l’edificio si presenta in loco dopo la ricostruzione (eseguita nel dopoguerra), con l’asse di orientazione modificato (attualmente nord/sud).
Molto interesse suscita, per il nostro studio, il contesto in cui è inserita questa Triplice Cinta, in quanto non è semplicemente incisa ma scolpita, come gli altri simboli che l’accompagnano, tra cui si riconoscono una croce cosmologica, un Fiore della Vita inscritto in un cerchio, una croce con peduccio (che ricorda una tipologia usata anche dai Templari e dagli Umiliati), una foglia, un motivo ondulato (che richiama alle acque).
La Triplice Cinta misura, nel quadrato più esterno, 15 x 15 cm, in quello interno 4 x 4 cm.
Pratale in Val di Lima è un antico borgo, posto in amena posizione nella valle del torrente Lima, già probabile insediamento ligure, un tempo capoluogo della Montagna pistoiese, fu quasi completamente raso al suolo da una terribile frana nel 1814.
Le testimonianze principali del suo insigne passato (il Palazzo Pretorio, la Pieve e l’Ospedale dei Pellegrini) sono così state completamente cancellate. Oggi è centro di villeggiatura estiva, ideale punto di partenza per escursioni e percorsi naturalistici nei secolari boschi di castagni che circondano l’abitato.
“PRATALE in Val di Lima. – Casale con oratorio pubblico (S. Andrea) nella parrocchia di Lizzano, Comunità Giurisdizione e circa miglia toscane 3 e 1/2 a settentrione di San Marcello, Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze. Trovasi sulla ripa sinistra del fiume Lima sotto il Villaggio di Lizzano e prossimo ad un mulino contrastato sino dal 1343 fra i Lizzanesi ed i Pratalesi.
Non si conoscono notizie documentarie su questo piccolo Oratorio che, senza dubbio, originariamente dipendeva dal Piviere di Lizzano. La struttura in pianta è assai semplice: si tratta di un unico vano ad aula con copertura lignea a travicelli.
Sul lato destro rispetto al portalino di facciata si addossa un campaniletto a sezione quadrangolare, con cella campanaria a bifora su ogni lato e tetto a bassa cuspide, di tegole. Sul fronte si apre un portatino di arenaria con architrave datato 1334 e lunetta a tutto sesto sovrapposta, dentro la quale è murato un frammento scultoreo attribuibile al sec. XV.
Il portale è sormontato da una lapide di arenaria scarsamente leggibile, i cui caratteri, tuttavia, sono trecenteschi. Probabilmente l’impianto originario risale all’anno inciso sull’architrave: 1334, e successivamente, adattamenti e forse ampliamenti furono operati sulla primitiva struttura durante i sec. XV-XVII. Tutto l’edificio è stato restaurato di recente (dal Repertorio dei Beni Culturali delle Provincie di Firenze e Pistoia) .
- Segnalazione e foto: Dott.Giancarlo Marovelli ricercatore